Viaggi in bassa stagione: FlixBus e Blinkoo strategia digitale integrata per raccontare l’Italia più autentica

FlixBus, la società della mobilità tech in autobus, e Blinkoo, start-up tecnologica di videorecensioni di viaggio, annunciano la loro collaborazione nel solco di una nuova idea di turismo, basata sulla condivisione di esperienze autentiche, sull’attenzione al tema ambientale e sulla valorizzazione di un’Italia meno nota attraverso la destagionalizzazione.

FlixBus e Blinkoo hanno scelto 15 destinazioni tradizionalmente considerate estive, per raccontarle da un’altra prospettiva. Accedendo a una speciale sezione dedicata nell’app Blinkoo, è ora possibile visualizzare le videorecensioni che raccontano questi luoghi durante la bassa stagione e collegarsi con facilità al sito di FlixBus per prenotare il proprio viaggio verso la destinazione scelta. Le città scelte sono Genova, Ravenna, Rimini, Viareggio, Ancona, Vasto, Termoli, Sorrento, Monopoli e Taormina, in Italia, Nizza, Marsiglia e Tolone, in Francia, e Rovigno e Pola, in Croazia.

La collaborazione nasce dalla volontà di incentivare fra le persone un approccio al viaggio più virtuoso, facendo leva sul know-how digitale comune alle due realtà, e dalla considerazione di tre dimensioni:

Autenticità: la bassa stagione è un’occasione per raccontare i luoghi oltre gli stereotipi

La prima dimensione è quella dell’autenticità: calandosi nel contesto di destinazioni già note, e di cui apparentemente si conoscono già i tratti peculiari, Blinkoo ne racconta, invece, sfumature inedite e curiosità, offrendo un punto di vista nuovo e originale sulla comunità locale: dalle spiagge di Rimini al porto antico di Monopoli, l’obiettivo è svelare la vita oltre l’estate di questi luoghi, in una luce intima.

Ben più che un mero spostamento da un luogo all’altro, il viaggio diventa così un’esperienza immersiva e arricchente, veicolata e condivisa con una comunità crescente attraverso la piattaforma di Blinkoo.

Ecologicità: ridurre l’impatto dei viaggi è non solo necessario, ma anche possibile

La seconda dimensione è quella della consapevolezza e della sostenibilità ambientale: incentivando l’uso di FlixBus come mezzo per arrivare a destinazione, le due realtà vogliono incoraggiare il passaggio da un approccio ancora fortemente vincolato all’auto personale a uno fondato sull’utilizzo di soluzioni collettive come l’autobus, come primo passo verso un contenimento del proprio impatto ambientale.

Di per sé, un autobus può sostituire fino a 30 auto su strada; inoltre, la moderna flotta europea FlixBus si distingue per un fattore di emissione medio per persona di 26 g CO2 per km, contro i 114,7 g CO2 per km dell’auto[1]. Rinunciando al mezzo privato, è possibile contribuire attivamente a preservare la salute del pianeta, tenendo conto non solo delle esigenze presenti ma anche delle generazioni future.

Sostenibilità per le comunità: la destagionalizzazione può offrire un’alternativa all’overtourism

La terza dimensione è quella della sostenibilità per le comunità locali. Incoraggiando le persone a viaggiare in bassa stagione, è possibile deconcentrare i flussi e mitigare il loro impatto sul territorio, contrastando i rischi derivanti dal turismo di massa ampiamente evidenziati in questi ultimi mesi e garantendo, così, una maggiore vivibilità dei luoghi per chi vi risiede, oltre che per chi viaggia.

Allo stesso tempo, illuminare nuove realtà di questi contesti può contribuire a far fiorire economie meno visibili, stimolando l’occupazione e la crescita economica. Ciò può generare un circolo virtuoso in cui chiunque vince: chi viaggia può scoprire aspetti nuovi e inediti di luoghi anche già conosciuti, e le comunità locali possono beneficiare dei nuovi arrivi in termini di sviluppo.

Nuove esigenze di viaggio si affacciano nel post-pandemia: la ricerca di Squadrati per FlixBus

L’accordo di FlixBus e Blinkoo riflette le considerazioni emerse dall’indagine Cosa ci spinge a viaggiare, realizzata per FlixBus dalla società di ricerche Squadrati. Tra le altre cose, l’indagine ha rivelato come, nell’era della ripartenza post-pandemia, sempre più persone manifestino un bisogno di esperienze autentiche in viaggio, oltre che una maggiore esigenza di sostenibilità.

Per citare due fra i dati più significativi, il 33% delle persone intervistate ha indicato una preferenza per viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (contro il 26% del pre-Covid), e addirittura il 41% ha indicato di voler «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (contro il 31% del pre-Covid).

La collaborazione si offre anche come esempio di come le competenze digitali delle nuove realtà, specie se condivise possano contribuire all’affermazione di nuove tendenze virtuose di viaggio.